Ballando con le stelle, eliminazioni e commenti della puntata (29 novembre)

La puntata di questa sera di Ballando con le Stelle arriva con un’energia particolare: si sente che la finale è vicinissima, le coppie rimaste non possono più permettersi passi falsi e l’atmosfera è quella tipica delle ultime curve prima del traguardo.

Ma se sul palco la tensione cresce, a far discutere davvero — più del tango e dei voti della giuria — è stato soprattutto il lastra-gate, la miccia esplosa durante la settimana e diventata protagonista assoluto della narrazione.

Una settimana più calda delle prove in sala danza

Il lastra-gate ha monopolizzato il dibattito: sospetti, frasi dette e non dette, allusioni, chiarimenti tirati fuori quasi per forza.

E come succede spesso nei talent che mischiano gara e spettacolo, la polemica ha creato esattamente quello che il pubblico ama: coinvolgimento, curiosità, un pizzico di tensione fra concorrenti.

In altre parole: ha generato televisione.

Però poi arriva la puntata… e tutto viene “spento”

E qui si arriva al punto dolente.

Stasera, come già accaduto altre volte, la linea è stata quella del “abbiamo già chiarito”, “non vogliamo tornare sulla polemica”, “andiamo avanti con la gara”.

Comprensibile? Sì.

Televisivamente interessante? Assolutamente no.

Perché va bene che Ballando sia un programma di ballo — nessuno lo mette in dubbio — ma è anche uno show che vive delle sue dinamiche interne, degli sguardi storti dietro le quinte, delle incomprensioni che fanno parlare il pubblico.

Se si elimina tutto questo, resta una gara tecnicamente impeccabile, ma inevitabilmente più fredda.

Ed è un peccato: quando nasce una dinamica forte, che si chiami lastra-gate o in altro modo, spegnerla subito è come togliere il sale a un piatto che sarebbe perfetto proprio perché un po’ saporito.

Il pubblico non vuole solo passi perfetti. Vuole verità.

Le persone che guardano il programma non seguono Ballando solo per valutare un cha-cha-cha o un lento.

Seguono i rapporti, i caratteri, i contrasti, gli imprevisti.

Seguono la parte umana prima ancora che la coreografia.

E se una dinamica tiene banco tutta la settimana, nasconderla sotto al tappeto in puntata rischia di creare un senso di artificiosità.

In vista della finale, un pizzico di coraggio in più non guasterebbe

Le ultime puntate sono preziose perché definiscono non solo la classifica, ma anche la storia della stagione.

E una storia senza tensione non è una storia: è un tutorial di ballo.

Questa settimana il pubblico ha dimostrato di essere coinvolto dal lastra-gate.

Sarebbe stato interessante vederlo portato in puntata con più trasparenza, più racconto, meno “archiviato”.

La finale si avvicina, e forse questo è proprio il momento per lasciare che la tv sia tv: non sterilizzata, non depurata, ma viva.

La corsa alla vittoria

La corsa alla vittoria, come dico sempre, resta apertissima: ogni puntata rimescola le carte, ogni esibizione può cambiare radicalmente le percezioni della giuria e del pubblico. Però, arrivati a questo punto, se dovessi scegliere un solo nome su cui puntare, direi senza esitazioni Barbara d’Urso.
È quella che più di tutti sta tenendo insieme tecnica, presenza scenica, narrazione personale e capacità di catalizzare l’attenzione: elementi che, quando si avvicina la finale, diventano decisivi. Se qualcuno dovesse alzare la coppa oggi come oggi, io scommetterei su di lei.

Se devo invece valutare i voti della giuria, il televoto ecc, credo sarà Andrea Delogu a sollevare la coppa.

Attenzione sempre alla quota sportivo che per me è sicuramente Fognini.

A lasciare la gara invece é stato (finalmente) Paolo Belli, che potrà però provare a rientrare nel ripescaggio di settimana prossima.