Aurora Ramazzotti: prima intervista da mamma con il compagno Goffredo Cerza Ecco cosa è successo.
A distanza di qualche mese dalla nascita del loro primogenito, Aurora Ramazzotti e il compagno Goffredo Cerza hanno voluto condividere con il settimanale Gente la loro esperienza da genitori del piccolo Cesare.
Una gioia percepita in ogni singola parola, quella di Aurora, che non ha nascosto il desiderio di poter presto allargare la famiglia e di regalare un fratellino o una sorellina al loro bimbo.
“Cesare avrà un fratellino! Da un lato non vorrei troppa distanza d’età fra di loro, anche se non mi dispiacerebbe godermi di nuovo la vita, per un pochino. Ma tutto dipende dal papà”
A frenare l’entusiasmo della compagna è Goffredo, che preferirebbe andare “con i piedi di piombo”, sottolineando l’impegno che una famiglia numerosa richieda, non solo in termini di cambiamenti di routine ma anche a livello economico.
“È anche una questione di costi. Avremo bisogno di una casa più grande, di una macchina più grande. Con questo non intendo dire di aspettare troppo per fare un altro bambino, ma almeno dai tre ai cinque anni”.
La coppia invece non ha dubbi sul matrimonio che, almeno per il momento, non rientrerebbe nei loro programmi.
“No, non per il momento. Prima il secondo figlio, poi parliamo di matrimonio. Un bambino sta già a significare che si è legati per sempre”.
Il parto, l’allattamento e la pressione sociale
L’intervista al Gente è stata anche un’occasione per condividere con i lettori la sua esperienza del parto e del periodo dell’allattamento. L’influencer ha rivelato che oggi, dopo aver attraversato un periodo di forte stress, sta molto meglio ed ha famigliarizzato con il suo essere mamma.
“All’ inizio mi sentivo un po’ strana. Al ritorno dall’ospedale ho avuto un calo di ormoni ed è stato uno shock. È successo che ho pianto per una giornata intera senza sapere perché. Con la crescita di Cesare mi sono sempre più abituata al fatto di essere mamma. Adesso io e Goffredo siamo veramente felici. Cesare è un bambino super, facile da gestire”.
Un momento, quello della maternità, che la neo mamma rivela di aver vissuto in maniera molto consapevole cercando di non farsi troppi problemi per peso o difficoltà nell’allattamento.
Ha infatti confidato di aver preso 20 chili in gravidanza, ma di non aver mai considerato particolarmente importante la dieta, dando invece priorità assoluta alla salute del suo bimbo.
E riguardo al parto, spiega: “Hanno cercato per tre giorni di provocare un parto naturale, ma alla fine hanno optato per il cesareo. Mio figlio semplicemente non voleva venire al mondo. Il ginecologo mi aveva anticipato che questa soluzione sarebbe stata necessaria qualora il parto pilotato non avesse funzionato. Io volevo che Cesare nascesse nel modo più naturale possibile. Anche a causa della grande pressione sociale.”
E aggiunge:
“Se ho allattato Cesare? Sì, per un certo periodo, poi all’improvviso non ha funzionato più. Avevo partorito con un taglio cesareo molto doloroso, perciò preferivo che la notte qualcuno gli desse il biberon. Ho cercato di dargli il mio latte, ma a un certo punto non ne avevo più a sufficienza. Ho sofferto un po’ per questo: non ero riuscita a partorire naturalmente, non ero in grado di allattare.”
Se da un lato Aurora si mostra forte e si gode i suoi primi mesi da mamma, dall’altro non nasconde come ancora oggi la maternità esponga le donne a tutta una serie di pregiudizi e giudizi che talvolta possono far soffrire molto.
“La società ci sottopone a una sorta di pressione quando si affrontano temi come il parto e l’allattamento naturale. La società ti fa sentire meno mamma se hai fatto il cesareo e se non riesci ad allattare. Io Invece sono dell’opinione che ogni madre dovrebbe decidere come partorire”.
Un messaggio che è importante venga condiviso, specialmente da coloro che hanno i mezzi per poterlo divulgare e farlo conoscere ad un più vasto numero di persone.
Un nuovo capitolo per Aurora
Diventare madri è l’esperienza più forte che una donna possa provare nella propria vita ma anche quella che, se non gestita nel modo giusto e con la dovuta consapevolezza, ti può rendere fragile. Ancora di più se, per il lavoro che fai, sei continuamente sotto osservazione.
E questo discorso sembra averlo capito bene Aurora, che ha dichiarato di aver acquisito maggiore sicurezza in se stessa e quelle stesse critiche, che prima la facevano soffrire, oggi le scivolano addosso. “Ho lavorato molto su me stessa e mi sono stabilizzata come donna. Non m’importa se qualcuno non mi trova bella: quando mi guardo allo specchio vorrei soltanto sentirmi bene e in salute”.
Aurora ha condiviso gioie e difficoltà della maternità e continua a farlo sui social, dove intrattiene i suoi follower con storie e video che mostrano con leggerezza e ironia la sua vita quotidiana.
Una serenità che sicuramente è il risultato dell’affetto di una famiglia molto unita e presente su cui l’influencer può sempre contare e su una neo nonna, Michelle Hunziker, che Aurora rivela essere “la baby sitter migliore che ci sia. È pazza di suo nipote. Vuole avere Cesare in continuazione. Mi telefona chiedendo: ‘Quando viene a dormire da me?’ Io rispondo: ‘Sei sicura? Lui si sveglia durante la notte’. La mattina dopo mi dice: ‘Ha dormito tutta la notte come un angelo’. Ma io non le credo”.
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