lunedì, Maggio 20, 2024

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Antonino Spinalbese, il racconto profondo e sincero di sè stesso senza etichette ed il clichè del giudizio

Nei circa sessantaquattro minuti di intervista che Antonino Spinalbese ha concesso a Luca Mantice per Biz Bull, è emersa ancora di più la parte profonda e sincera del ventottenne imprenditore parmense, un viaggio dentro sè stesso partendo dalle proprie origini per arrivare alla constatazione di una trovata consapevolezza delle proprie sicurezze e del suo essere uomo.

Il personaggio pubblico durante la chiacchierata ha lasciato il posto al self made man, a un uomo che a neanche trent’anni è riuscito a raggiungere determinati traguardi senza sentirsi mai arrivato e mettendosi sempre in discussione. Spinalbese nella sua vita si è sempre posto domande in una continua autoanalisi fino a raggiungere adesso la serenità di persona e di padre.

Non aver cavalcato l’onda della grande popolarità derivante da una relazione con una affascinante donna di spettacolo e dalla partecipazione al reality più famoso d’Italia, fa di lui quasi un marziano. Antonino ha collocato ogni cosa al suo posto, senza cercare la strada facile della visibilità, tenendo le distanze da quel mondo dello spettacolo che prima ti ammalia e poi è capace di colpirti alle spalle.

Nell’intervista c’è il racconto del suo percorso umano, la storia di un ragazzo pieno di sogni che è dovuto presto diventare uomo a causa della morte del padre. Antonino è divenuto spalla per la madre e punto di riferimento per le sue sorelle, si è rimboccato le maniche e giovanissimo è arrivato a Milano dove ha cominciato pian piano ad affermarsi come hair-stylist, percorso a cui dopo qualche anno è subentrato quello da imprenditore.

Tre aziende ed una start up per arredamenti navali, tanto di cappello per un giovane che la superficialità delle persone relega ancora al ruolo di latin lover. Un clichè dal quale Antonino continua a prendere le distanze cercando di spostare l’attenzione sui contenuti piuttosto che sull’esteriorità. Molto facile fermarsi alla superficie senza andare a fondo per cogliere l’essenza della persona.

Lo abbiamo scritto tante volte, Antonino è tanta roba, chiunque gli si avvicini ci guadagna, coloro che vi si allontanano perdono una grande opportunità di crescita personale. Lavorare su sè stessi per fare delle proprie criticità elementi su cui lavorare per renderli punti di forza è proprio dei grandi uomini, parlare di sè stesso in una intervista senza scivolare nel gossip o dare giudizi su terze persone è da persone per bene e dovrebbe essere esempio per molti.

Antonino grazie ancora per aver dimostrato che non sei per tutti, ma solo per chi sa cogliere la tua essenza e la tua profondità, sei un grande !

Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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