Amici 24, TrigNO rivede la sua famiglia e in lacrime racconta la perdita di suo nonno: ecco le sue parole (Video)

Nel Daytime di Amici 24 di Mercoledì 14 Maggio, a TrigNO viene chiesto di raggiungere lo studio, dove trova sotto un paio di misteriose scarpe da calcio.

Il racconto di TrigNO

“Sono delle scarpe molto importanti.. tutte rotte.. perché io le scarpe da calcio le usavo finché non erano ridotte così.. è stato un periodo che ricordo col sorriso.. l’ultima volta che ho visto un campo da calcio.. non avevo il sorriso sulle labbra perché mi ero spaccato il ginocchio per la seconda volta.. sapevo che non avrei più giocato a calcio.. ma a vedermi adesso.. forse ho fatto la scelta giusta.

Mio padre mi ha sempre detto che nelle partite di calcio i primi passaggi li giocavo sempre molto male.. ogni partita.. anche qua molti anni dopo all’inizio di questo percorso ho sbagliato un po’ di passaggi.. dovevo prendere le misure.. i secondi tempi andavano sempre bene, e forse qua è stato un po’ così e qualche gol l’ho fatto” spiega Pietro.

Una sorpresa

Sotto un lenzuolo Trigno trova poi un quadro che dipinto egli stesso, che raffigura un dirupo. “Il dirupo rappresenta la vita, e tutto quello che c’è alle spalle per raggiungere i sogni.. per volare ti devi in realtà buttare.. venendo qua un po’ mi sono buttato”.

Segue un libro. “E’ un libro di poesie che da un po’ di anni mi tengo stretto. Lo ha scritto mio nonno, che non ho mai conosciuto, di lui ho solo questo libro.. da cui ho attinto e attingerò.. quando mi mancavano le parole le sfogliavo qua. Di lui ho solo questo libro qua e i discorsi di mio padre. Anche se non l’ho mai conosciuto mi manca. Scriveva meglio di me”.

Il messaggio del padre

A questo punto sul videowall parte un videomessaggio da parte del papà di TrigNo: “Carissimo Pietro.. se ti guardi indietro, alle difficoltà.. riconoscerai che questa storia assomiglia ad altre che hai già vissuto.. la tua spontaneità e la tua fantasia.. eri letteralmente un terremoto. Disegnare è stata la tua prima passione.. poi il calcio, ti chiamavano Pietrigno.. la strada è ancora lunga.. io mi godo lo spettacolo di un figlio che è entrato ragazzo ed uscirà uomo.. e ora togli il telo dell’ultimo oggetto e suona per noi”.

TrigNO solleva il telo dal pianoforte e inizia a suonare un pezzo mentre la sua famiglia lo sorprende raggiungendolo sul palco. Tutta la famiglia si scioglie in un abbraccio mentre sul videowall anche gli amici di Pietro gli fanno un grande in bocca al lupo per la finale.

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