Amici 24, crolla Nicolò: il gigante dell’edizione non arriva alla Finale

La semifinale del Serale di Amici 24, andata in onda sabato 10 maggio, segna un momento inaspettato e discusso: l’eliminazione di Nicolò Filippucci, uno dei concorrenti più talentuosi di questa edizione. Un verdetto che ha lascia senza parole fan e telespettatori, sollevando dubbi e polemiche.

Alex Warren riposta l’esibizione di Nicolò ad Amici 24

Nicolò eliminato ad un passo dalla finale di Amici 24

A sorpresa, Nicolò Filippucci è eliminato proprio alla soglia della finale. Il cantante umbro, classe 2002, ha costruito un percorso artistico ricco di momenti emozionanti e performance memorabili, ma non è bastato per garantirgli un posto tra i finalisti. La sua uscita di scena ha generato forti reazioni sui social, dove in molti si sono chiesti come sia possibile che un artista con così tanto potenziale sia stato escluso così presto.

Il percorso di Nicolò ad Amici 24: da primo candidato al serale, all’eliminazione a un passo dalla Finale

Un percorso tra talento, emozione e collaborazione

Il cammino di Nicolò all’interno della scuola di Amici è segnato da crescita costante e qualità interpretativa. Dalla sua intensa esibizione in “Mille giorni di te e di me” di Claudio Baglioni, fino al coinvolgente duetto con TrigNO in “Proud Mary” di Tina Turner, ogni sua performance ha mostrato sfaccettature artistiche sempre più mature.

La sua affinità vocale con TrigNO, uno dei favoriti alla vittoria, è stata una delle sorprese più belle del programma. Proprio questa collaborazione – diventata un pilastro dell’edizione – ha sottolineato la versatilità e la presenza scenica di Nicolò, che è riuscito a brillare anche in ensemble complessi come in I’m So Excited insieme al corpo di ballo.

Una scelta difficile e discutibile: meritava davvero l’eliminazione?

L’eliminazione di Nicolò ha sollevato un interrogativo comune tra i fan: era davvero lui il meno meritevole tra i semifinalisti? Alcuni suggeriscono che il confronto diretto con TrigNO abbia favorito quest’ultimo per la maggiore sicurezza sul palco. Tuttavia, ridurre tutto a un singolo parametro rischia di semplificare un percorso fatto di sfumature, emozioni e costante crescita artistica.