Nel pomeridiano di Amici 23 di Martedì 23 Gennaio, tutti i ragazzi vengono convocati in studio da Rudy Zerbi, che ha un filmato da mostrare.
Nel filmato Sofia propone ai compagni di organizzare le pulizie secondo ruoli ben precisi, ma secondo Mida ‘la roba delle pulizie non risuccede più’, alludendo probabilmente al fatto che la produzione non sia più interessata alla questione ‘pulizie’.
Mida aggiunge che secondo lui la questione ora viene ignorata dalla produzione, perché altrimenti sarebbe già dovuta risuccedere, e aggiunge che ‘non risuccede perché sennò a Holden, Rudy deve fare un c*** così, l’ultima volta gli ha tolto la maglia, cosa gli fa stavolta?’.
Rudy Zerbi fa notare che Mida ha parlato mentre Holden non era presente e quindi gli chiedi di parlare in modo chiaro davanti all’interessato. Mida non ha ripensamenti e sottolinea che Holden ‘pulisce poco, se non niente’.
Dopo aver riproposto il filmato, Rudy chiede a Mida come mai sia così convinto che non prenderà provvedimenti nei confronti di Holden. Ovviamente la questione è molto delicata e Mida cerca di glissare, ma alla fine le sue parole sono chiare e trasparenti: ‘forse è stata un’uscita sbagliata.. ma Holden è forte.. ho pensato che se la scorsa volta gli ha ritirato la maglia.. questa volta cosa fa?’.
Rudy è sbigottito e ritiene che le parole di Mida siano infamanti nei suoi confronti, soprattutto visto che in passato ha dimostrato di non aver avuto problemi a prendere provvedimenti anche nei confronti di persone più o meno forti.
Mida cerca di minimizzare dicendo che era un pensiero espresso a mezzanotte, senza troppe riflessioni, ma Rudy gli fa giustamente notare che ha appena ripetuto in modo chiaro quello stesso pensiero.
A questo punto Rudy chiede ai ragazzi chi pensa che Holden sia uno dei maggiori responsabili del disordine e dello sporco in casetta. Ad alzare la mano sono tutti tranne Nicholas, Dustin, Nahaze e Kia.
Rudy Zerbi ne prende atto e chiede furbescamente a Mida di suggerirgli un provvedimento per Holden.
Holden prende la parola: ‘Non mi supisco di Mida che parla alle spalle di qualcuno’. ‘Io non mi ritengo uno dei più puliti..’ spiaga Holden, aggiungendo a sua discolpa che nell’ultima settimana forse ha fatto meno del solito per via dei maggiori impegni. Ma sottolinea che non sporca e non crea disagio agli altri, semplicemente fa meno.
A questo punto inizia un battibecco tra Holden e Mida con tanto di insulti, con Holden che si scatena dando del falso a Mida. Simone interviene dicendo che la colpa è di tutti, e non solo di Holden.
Holden non ce la fa più, non vuole scoppiare a piangere in TV. ‘Ti chiedo scusa Rudy, non mi va di fare la scena qui, ti chiedo se posso tornare a casa.. non sono a mio agio’.
Rudy Zerbi rimane in silenzio e Holden, sentitosi al centro del mirino, abbandona in lacrime lo studio.
‘Ragazzi vi chiedo di riflettere parecchio su quello che avete detto, finitela di essere ipocriti, parlate e siate veri, siate sinceri, perché spesso non lo siete, nei confronti di voi stessi e di tutti quelli che avete intorno, e non ci fate bella figura, ve lo garantisco, credetemi’ sono le ultime parole di Rudy prima di congedarsi e rimandare i ragazzi in sala relax.
In sala relax gli animi sono molto tesi e inizia una nuova discussione, con Nicholas e Simone che prendono le difese del compagno sotto accusa, ribadendo che Holden non è l’unico a non fare il suo dovere in casetta.
Il giorno dopo Gaia e Martina prendono in disparte Holden, il quale ancora non si dà pace per l’essere additato come unico responsabile di un problema che non è causato solo da lui. Le ragazze gli manifestano la loro solidarietà, ma forse è troppo tardi, queste cose andavano dette davanti a Rudy, e non il giorno dopo in privato.
Mida, venuto a sapere del comportamento equivoco di Gaia, la accusa di essere una paracu**, pensiero abbastanza condivisibile dopo aver visto il daytime di oggi. Più tardi Gaia si confida con Martina dicendo che non sopporta di essere definita in quel modo. Crisi in vista tra Gaia e Mida ? Staremo a vedere come evolverà la situazione.
