Alessia Marcuzzi, quale sarà il suo futuro in TV?

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-07-03

L’ addio di Alessia Marcuzzi a Mediaset dopo 25 anni di sodalizio rappresenta senz’altro una delle notizie più importanti della settimana in ambito televisivo, benchè si ventilasse una insoddisfazione da parte della conduttrice romana sulle proposte dell’azienda di Cologno Monzese, in pochi si sarebbero aspettati una decisione così drastica e repentina da parte della conduttrice, …

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L’ addio di Alessia Marcuzzi a Mediaset dopo 25 anni di sodalizio rappresenta senz’altro una delle notizie più importanti della settimana in ambito televisivo, benchè si ventilasse una insoddisfazione da parte della conduttrice romana sulle proposte dell’azienda di Cologno Monzese, in pochi si sarebbero aspettati una decisione così drastica e repentina da parte della conduttrice, soprattutto data attraverso i social prima di essere comunicata all’azienda. In verità dal comunicato della Marcuzzi si evince che l’azienda sia stata informata per tempo, benchè Piersilvio Berlusconi durante la presentazione dei palinsesti abbia detto di essere stato colto di sorpresa e di aver appreso la notizia tramite internet.

L’ amarezza del numero uno di Cologno a molti è sembrata di facciata, soprattutto il nascondersi dietro a problemi di natura economica è parso fuori luogo, dato che le trasmissioni della Marcuzzi ad investimenti pubblicitari superano di gran lunga il cachet dell’artista pertanto Mediaset comunque guadagnerebbe. Cosa potrebbe essere successo? Frattura insanabile tra le parti e tentativo da ambedue i fronti di uscirne senza polemiche? Ma soprattutto quale potrebbe essere il futuro della ormai ex conduttrice de “Le Iene”?

Il portale DavideMaggio.it attraverso un focus sulla situazione di Mattia Bonocore, aiuta a capire cosa potrebbe essere successo e quali potrebbero essere i probabili scenari televisivi per la conduttrice:

“Quando le hanno tolto il GF, è arrivata subito l’Isola dei Famosi, che ha fatto della Marcuzzi la reginetta dei reality di Canale 5 malgrado il genere non sia quello a lei più congeniale e non abbia messo in scena performance memorabili. Proprio con l’uscita dal reality isolano, potrebbe essersi consumata la prima frattura (fossimo stati in lei non avremmo digerito nemmeno la storia del Cannagate), destinata a quanto pare a non ricucirsi. Malgrado l’attestato di stima, che a noi è parso più di circostanza, fatichiamo a credere che Piersilvio Berlusconi possa accoglierla in futuro a braccia aperte dopo un tale colpo di coda. Il suo profilo, dunque, è in linea con reti come Rai1 e Rai2 dove al momento posti di prestigio liberi non ce ne sono mentre crearli ad hoc, con nuovi formati, è sempre un’impresa. In ogni caso si troverebbe a fare un passo indietro da un punto di vista economico dopo anni di lauti compensi percepiti a Mediaset e il no detto al Biscione (anche) per una questioni di soldi. Diverso il discorso per le realtà più nuove, come Amazon o Discovery (dove il suo manager Beppe Caschetto ha un forte peso), che potrebbero mettere sul piatto ricchi contratti e la possibilità di sperimentare nuovi formati. Per chi deve farsi largo sul mercato, arruolare Alessia Marcuzzi significa guadagnare in termini di credibilità e/o notorietà; viceversa per la conduttrice scegliere la nicchia potrebbe rivelarsi un boomerang.”

E se invece la Marcuzzi avesse fatto un passo indietro in attesa di periodi televisivi migliori? Non sono pochi gli artisti TV stanchi di essere costantemente ingabbiati in dei format e vogliosi di sperimentare cose nuove, proposte televisive vincenti. Fino agli anni 2000 era la TV italiana ad esportare prodotti all’estero, adesso avviene quasi sempre il contrario. Come mai? Poca volontà di provare per paura di incorrere in flop? Meglio comprare prodotti su cui si sa già si potranno trovare investitori pubblicitari più che avviare un progetto a lungo termine che possa portare a vendere all’estero i nostri prodotti televisivi? Ci auguriamo che la Marcuzzi non sia stata la prima ad aprire la porta e che a cascata non la seguano altri volti noti del piccolo schermo, forse solo allora le emittenti capiranno che sarà arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e sperimentare.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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